Proroga a regime del termine di adesione, definitivamente spostato dal 31 luglio al 30 settembre. Soglia massima per l’applicazione dell’imposta sostitutiva a partire dalle adesioni relative al biennio 2025-2026, purché non esercitate prima del 13 giugno 2025. E, poi, modifiche alla determinazione del reddito concordato e l’introduzione di nuove clausole di esclusione e cessazione. Sono alcune delle novità più importanti introdotte per il Concordato Preventivo biennale dal Decreto legislativo correttivo 12 giugno 2025, n. 81 recante “Disposizioni integrative e correttive in materia di adempimenti tributari, concordato preventivo biennale, giustizia tributaria e sanzioni tributarie”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 134 del 12 giugno 2025
Il Provvedimento, in vigore dal 13 giugno 2025, introduce diverse modifiche alla disciplina del concordato preventivo biennale (in particolare, a partire dalle adesioni relative al biennio 2025-2026, purché non esercitate prima del 13 giugno scorso), oltre a semplificazioni in materia di adempimenti e versamenti e a interventi relativi al sistema sanzionatorio e al contenzioso tributario.
Si ricorda che il concordato preventivo – introdotto dal D.lgs. n. 13/2024 e in parte successivamente modificato dal D.lgs. n. 108/2024 – è un istituto volto a favorire l’adempimento spontaneo degli obblighi dichiarativi per i