Le somme corrisposte a titolo di risarcimento, penali o indennizzo si considerano, in linea generale, fuori campo IVA poiché non rappresentano il corrispettivo di una prestazione di servizi o di una cessione di beni
In presenza di un contratto di appalto, tuttavia, è necessario valutare attentamente la natura effettiva di tali importi. Infatti, se tali somme rappresentano, di fatto, una integrazione del corrispettivo per una prestazione effettivamente resa, esse assumono la natura di corrispettivi supplementari, perdendo la funzione indennitaria e rientrando, quindi, nel campo di applicazione dell’IVA.
È quanto chiarito dalla Risposta n. 215/2025 dell’Agenzia delle Entrate in merito alla qualificazione giuridica delle somme dovute da un’impresa appaltante all’impresa appaltatrice incaricata della costruzione di un edificio